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Natale/I presepi tradizionali trentini ad Assisi 8 dicembre 2010 | 2 febbraio 2011

di Redazione online



Una delle tradizioni che si è mantenuta viva, nonostante i profondi mutamenti sociali, economici e culturali verificatisi negli ultimi tempi nelle valli della provincia di Trento è quella del presepio.
In molte case ancora oggi a Natale è consuetudine preparare la scena della Natività e , in particolare nel paese di Tesero, dal 1965 viene allestito all'aperto un grande presepio che riassume ed esalta nella composizione e nelle figure le caratteristiche proprie della tradizione locale ed è sentito come il segno comunitario più significativo per la celebrazione dell'intero ciclo natalizio.
è stato san Francesco, nel 1223, di ritorno da un viaggio in Palestina, a proporre per la prima volta la ricostruzione vivente della Natività a Greccio. Figlio di questa lontana e straordinaria origine il nuovo presepio a grandezza naturale realizzato dall'Associazione Amici del Presepio di Tesero diviene il fulcro intorno al quale sono collocati gli elementi dell'esposizione che a partire dall'8 dicembre per concludersi il 2 febbraio 2011 caratterizzerà la collaborazione per il Natale fra il Trentino e la città di Assisi.
Il Sagrato della Basilica Inferiore di S. Francesco fa da cornice unica per il grande presepio che occupa un'area di oltre duecento metri quadri e presenta le figure in legno scolpite a mano e rivestite con tipici abiti fiemmesi di inizio secolo scorso. Il Bambino, Giuseppe, Maria, i Magi sono accolti in un fienile tradizionale trentino dagli umili contadini all'ombra dell'imponente abete donato dai comuni delle valli Giudicarie e Rendena. L'allestimento riproduce dettagliatamente nella composizione il presepio tradizionale che, è motivo di ritenere, possa essersi diffuso nelle case di Tesero e di altri borghi del Trentino alla fine del Settecento o ai primi anni dell'Ottocento. E' proprio in questo periodo che in varie regioni italiane e, in particolare, in area tirolese il presepio comincia ad entrare nelle case della gente. Prima di allora esso veniva allestito soltanto nelle chiese, nei conventi e nei palazzi signorili.
Il tipo di composizione più interessante e rappresentativo di tali presepi, soprattutto di quelli risalenti ai decenni a cavallo del 1900, era quello con statuine in legno dipinto. Nell'abside della Basilica Superiore di S. Francesco è esposto un presepio del 1920 che riassume tutte le caratteristiche proprie dei manufatti prodotti in quell'epoca con le statue in legno scolpite a mano e poi dipinte da un artigiano autodidatta. Il tutto inserito in un pregevole scorcio di paese rurale di montagna. Altri esempi di presepi di simile fattura sono esposti nella mostra “Dolce Bambin Gesù” presso il Museo della Basilica Papale di S. Maria degli Angeli in Porziuncola accanto ad elementi di più recente realizzazione in parte opere di scultori di professione, ma in parte, come in passato, realizzati da intagliatori dilettanti mossi dallo stesso spirito che animava gli autori di un tempo. Nello stesso Museo in una sala denominata “Il Conventino” è allestita anche la mostra colletiva di artisti trentini contemporanei “L'irrompere della vita”. La realizzazione di queste esposizioni è resa possibile grazie alla collaborazione della Protezione Civile del Trentino e dei numerosi volontari che hanno portato ed allestito le opere esposte. E grazie soprattutto all'esperienza maturata negli ultimi quattro anni che ha visto i presepi del Trentino per due anni consecutivi in Vaticano, poi a Cracovia in Polonia, a L'Aquila e che vedrà, in coincidenza con il Natale ortodosso, a Istanbul, una ulteriore mostra realizzata in collaborazione con il Patriarcato Ortodosso di Costantinopoli. Un percorso che vuole raccogliere il testimone di quell'invito ecumenico che Papa giovanni Paolo II rivolse ad Assisi nel 1987 ai Rappresentanti delle Religioni del Mondo per unirsi in preghiera nel nome di San Francesco, profeta di pace.

www.presepiditesero.it | www.presepitrentini.it


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